Buccinasco, Stalker rintracciato e indagato dalla Polizia locale

Pubblicato il 1 dicembre 2021 • Legalità , Pari opportunità

L’uomo non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa, una cittadina di Buccinasco che ha chiesto aiuto agli agenti che non l’hanno mai lasciata sola e hanno avviato immediatamente le indagini


Buccinasco (1 dicembre 2021) – Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Lunedì 29 novembre il personale della Polizia locale di Buccinasco ha dato esecuzione all’ordinanza disposta dal giudice per le indagini preliminari di Milano su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un cinquantenne residente a Corsico, indagato per atti persecutori verso una donna residente in zona che nei mesi scorsi è stata costretta a cambiare le proprie abitudini e quelle della sua famiglia oltre a vivere nella preoccupazione costante. 

La misura è stata adottata dopo un’approfondita attività investigativa svolta dalla Polizia locale a seguito della querela presentata dalla persona offesa. Dopo aver sporto diverse denunce alle forze dell’ordine, nelle scorse settimane infatti la donna ha deciso di rivolgersi alla Polizia locale di Buccinasco che ha immediatamente avviato le indagini che in breve tempo hanno permesso di individuare lo stalker. 

“L’ordinanza del GIP di Milano – dichiara il sindaco Rino Pruiti – dimostra quanto sia importante la collaborazione tra le istituzioni per agire con efficacia e in tempi brevi: la vittima dello stalker si è rivolta al sindaco e alla Polizia locale che ha condotto immediatamente le indagini in modo esemplare identificando lo stalker, rintracciandolo e perquisendo anche la sua abitazione. Oggi sono particolarmente orgoglioso dei nostri agenti che mai si sottraggono al proprio dovere e all’attenzione per i più fragili: la Polizia locale ancora una volta ha dimostrato di essere un’eccellenza del nostro territorio perché composta da agenti determinati che amano il proprio lavoro e credono nel valore della giustizia”.  

“Le nostre numerose iniziative di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne – aggiunge Grazia Campese, assessora alle Pari opportunità – non avrebbero valore se le donne non trovassero poi un aiuto concreto e un sostegno quotidiano da parte delle forze dell’ordine: grazie alle donne e agli uomini che lavorano nel nostro comando di Polizia locale, la nostra concittadina si è sentita accolta, ascoltata, protetta, non era sola. Ringrazio il comandante Gianluca Sivieri e i suoi agenti per la sensibilità, la professionalità e la costante presenza sul territorio a tutela dei più deboli. E lancio un messaggio alle donne in difficoltà: non abbiate timore di denunciare, non sarete mai lasciate sole”. 

La donna, impegnata nell’attività sociale di lotta alla violenza di genere, già a partire dall’inizio dell’anno era diventata oggetto di attenzioni da parte di uno sconosciuto che, dopo averla avvicinata di persona, aveva iniziato a perseguitarla sia tramite WhatsApp sia seguendola e cercando di incontrarla nei luoghi che la donna frequentava abitualmente. 
Le indagini, inoltre, hanno permesso di accertare che nel corso dei mesi, lo stesso uomo ha danneggiato le auto della donna e del marito. Attraverso gli accertamenti sui dispositivi elettronici, inoltre, gli agenti hanno ricostruito reiterate molestie, insulti e minacce. 

L’uomo, con precedenti specifici, è stato quindi rintracciato: la perquisizione personale ha consentito di ritrovargli addosso lo smartphone con il quale perseguitava la donna oltre ad alcuni coltelli di diverso tipo. 
Lo stalker non ha saputo giustificare il possesso delle armi e quindi la Polizia Locale ha proceduto anche alla perquisizione della sua abitazione: è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale di armi bianche, tra le quali sette spade, diversi machete, decine di pugnali e baionette, mannaie, coltelli, manganelli, asce e perfino una mazza ferrata con sfere chiodate.
L’attività investigativa ha permesso inoltre di approfondire la personalità dell’uomo e a chiedere alla Procura della Repubblica l’emissione di una misura cautelare, adottata dal giudice per le indagini preliminari. 
Lunedì sera gli agenti hanno nuovamente rintracciato l’uomo per dare esecuzione alla misura e lo hanno nuovamente sorpreso con in tasca un grosso taglierino: anche in questo caso, le giustificazioni sono apparse poco plausibili e hanno portato a una nuova perquisizione domiciliare, in cui sono stati rinvenuti nuovi pugnali e altre armi. Segno che nel frattempo l’uomo si era nuovamente adoperato per ricostituire il suo arsenale.


Ufficio stampa Comune di Buccinasco


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