Buccinasco, Ciao William!

Pubblicato il 30 marzo 2021 • Cultura

Lunedì 29 marzo è mancato l’artista William Medini, attore, drammaturgo, regista e docente di teatro. Discendente della storica famiglia circense dei Medini, viveva a Buccinasco e alla comunità di Buccinasco, bambini e ragazzi in particolare, si è dedicato negli ultimi anni con l’associazione Artènergia

Buccinasco (30 marzo 2021) – Buccinasco piange William Medini, mancato ieri a 69 anni. Un grande dolore per la famiglia e i tanti amici e colleghi, i suoi giovanissimi allievi, il suo pubblico. William era un artista, discendente della storica famiglia dei Medini, attore, drammaturgo, regista e docente di teatro. Viveva a Buccinasco e alla comunità di Buccinasco, bambini e ragazzi in particolare, si è dedicato negli ultimi anni. 

“Ho appreso con molto dolore della scomparsa di William Medini – dichiara il sindaco Rino Pruiti – che resterà sempre nei nostri cuori e che certamente Buccinasco non dimenticherà e mi impegnerò per mantenerne vivo il ricordo. La sua passione per il teatro e il bello, il suo sorriso e la sua gentilezza, la sua arte e la sua generosità resterà certamente con noi”. 

Negli ultimi anni di attività William Medini ha esteso il suo impegno nei confronti di bambini e ragazzi all’interno dell’associazione culturale Artènergia con cui ha proposto corsi teatrali gratuiti con il patrocinio del Comune. 
Così lo ricorda Barbara Massa, presidente dell’associazione. 

William è stato uno degli incontri più straordinari della mia vita. Si è infilato nelle reti della mia esistenza e della Associazione che avevo appena fondato, con una delicatezza, un’educazione, una umiltà, straordinari. 
Non gli piacevo tanto io, gli piaceva il progetto. Sentiva che era arrivato il momento di fare del suo lavoro e della sua professione un impegno sociale, sentiva che quello che trasportava non era solo infinita bellezza ma che aveva un valore e che poteva essere veicolato e messo a servizio di una comunità, con il solo scopo di farla diventare un posto migliore. 
Non ho mai incontrato una persona così tenace e instancabile a perseguire e scovare ad ogni costo la bellezza. Non si accontentava mai. Sono stata anni a cercare di capire come procedevano, nella sua mente, le immagini, le visioni. Perché le sue erano vere e proprie visioni. Quando abbiamo lavorato su Dario Fo, abbiamo scritto la drammaturgia a sei mani (lui, Antonio e io), ma lui faceva dei voli, dei voli così incredibili che solo a pensarci mi vengono le vertigini. Riusciva a rendere ogni cosa possibile, non gli fregava niente della logica, ragionava come ragionerebbe un fanciullo, per il quale tutto, davvero tutto è possibile. Lui non pensava lui volava. 
Vederlo al lavoro è stata una delle esperienze più formative della mia vita. Con i bambini poi era straordinario. Era uno di loro, li capiva profondamente, e questo li rassicurava.
Ricordo che il primo anno abbiamo portato in scena una classe di 25 bambini dagli 8 ai 10 anni in uno spettacolo, mi pare fosse Pinocchio, di una bellezza disarmate. E ricordo che io la sera dello spettacolo gli dissi che mi sarei messa dietro le quinte per dare una mano ai ragazzi: avevano diversi cambi scena, dovevano portare oggetti, cambiarsi di costume. Lui mi disse di sedermi in prima fila, di non preoccuparmi e di suggerire se ce ne fosse stato bisogno, perché i bambini erano pronti per sostenere lo spettacolo da soli. E lo erano davvero. Li aveva guidati con una tale chiarezza e precisione, restituito loro così tanta sicurezza che mai avrei pensato fosse possibile vedere 25 bambini muoversi così in autonomia in uno spettacolo di un’ora.
Ma William era anche una persona di una onestà disarmante. Ha sempre lavorato, fin da quando era bambino, ha sgobbato come un mulo, ha cercato con tenacia maestri, ha imparato da loro tutto quello che poteva e poi ha rielaborato, senza mai copiare niente, creando uno stile suo. 
Ogni stimolo era una possibilità creativa nuova. Non si è mai accontentato perché lui voleva essere William Medini, qualche cosa di diverso e di nuovo e di unico. E ci è riuscito. 
La sua poetica ha definito il suo segno, la sua didattica del teatro corale è conosciuta ovunque e sfido chiunque a non riconoscere un’opera di William tra mille, immediatamente. 

Buccinasco perde un’artista e un uomo di un talento e di una elevatura morale uniche.  
Ad Artènergia ha trovato una seconda famiglia. Lo so perché ce lo diceva sempre. Noi non abbiamo fatto niente di straordinario se non volergli naturalmente istintivamente un bene sincero. Non so come faremo senza di lui. È stato un maestro straordinario e un amico preziosissimo.

Insieme ad alcune cittadine e cittadini, Artènergia ha deciso di promuovere una raccolta fondi per: 
- sostenere la famiglia così duramente colpita in un periodo in cui il comparto dello spettacolo vive momenti drammatici e bui
- realizzare un murale che lo ricordi sulla parete della scuola di teatro di Artènergia e intitolare la scuola alla sua memoria
- impegnarsi a realizzare annualmente progetti a suo nome a sostegno di fanciulli e ragazzi in difficoltà sociale ed economica.

In allegato tutti i riferimenti per partecipare

Raccolta fondi per Medini

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