Cerimonia per il Giorno del Ricordo a Buccinasco

Pubblicato il 6 febbraio 2023 • Comune , Cultura

Venerdì 10 febbraio l’Amministrazione comunale, insieme a scuole, associazioni e cittadini, rinnova la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra. Appuntamento davanti al Cimitero comunale alle ore 11 


Buccinasco (6 febbraio 2023) – Testimonianza di una sofferenza che mai più deve essere. È questo il messaggio del grande murale dedicato alla tragedia delle foibe, realizzato nel 2021 dall’artista Mario Jin (associazione We Run The Streets) davanti al Cimitero comunale di via Romagna: memoria, conoscenza e testimonianza è affidata alle nuove generazioni, rappresentate da una ragazza che guarda verso il cielo come segno di speranza. Guarda il cielo da una buca, una foiba. 
Proprio con i più giovani, le studentesse e gli studenti degli Istituti scolastici Padre Pino Puglisi e Rita Levi Montalcini e il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, l’Amministrazione comunale di Buccinasco come ogni anno celebra il Giorno del Ricordo, solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio, che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata, così come stabilito dalla legge n. 92 del 30 marzo 2004. 

La cerimonia si terrà venerdì 10 febbraio alle ore 11 davanti alla targa commemorativa dedicata alle vittime nella parete esterna del Cimitero comunale di via Romagna. 
Insieme ai ragazzi e al sindaco, anche la Banda Civica G. Verdi, le associazioni e tutta la cittadinanza. 

Si rinnova come ogni anno anche l’iniziativa comune delle Amministrazioni Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico e Trezzano sul Naviglio che hanno diffuso un manifesto dedicato alla ricorrenza, riportando una frase del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “È un impegno di civiltà conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, dei fiumani, dei dalmati e degli altri italiani che avevano radici in quelle terre, così ricche di cultura e storia e così macchiate di sangue innocente. I sopravvissuti e gli esuli, insieme alle loro famiglie, hanno tardato a vedere riconosciuta la verità delle loro sofferenze
Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare seme di pace e di crescita civile”. 

Sergio Mattarella
Presidente della Repubblica


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