Cortile di via Nearco a Buccinasco, il cancello resta aperto alla mafia

Pubblicato il 5 ottobre 2023 • Comune

La Corte d’Appello di Milano ha confermato la decisione del Tribunale ordinario. Il sindaco Rino Pruiti: “Una sentenza quasi scontata che rispettiamo senza nascondere una profonda amarezza perché in questi anni non è stato corretto l’errore originario  nell’assegnazione del bene senza il cortile”  

Buccinasco (5 ottobre 2023) – La decisione ora è definitiva. Deve restare aperto il cancello che separa l’immobile confiscato alla ‘ndrangheta, e assegnato al Comune di Buccinasco, dalla casa di proprietà di Adriana Feletti, moglie di Rocco Papalia. E il cortile, da anni utilizzato dal Comune per i progetti sociali, deve rimanere accessibile anche alla famiglia Papalia. 
Dopo la sentenza di gennaio 2023 della quarta sezione civile del Tribunale ordinario di Milano, si è pronunciata anche la Corte d’Appello su richiesta dell’Amministrazione comunale

“Come già la sentenza del Tribunale ordinario, anche la decisione della Corte d’Appello – dichiara il sindaco Rino Pruiti – era quasi scontata. Non posso tuttavia nascondere ancora una volta una profonda amarezza e la delusione per avere perso una battaglia che per noi aveva un valore sostanziale e simbolico. Consideriamo impossibile la convivenza con chi non ha mai chiesto scusa alla nostra comunità dopo condanne definitive per reati di associazione a delinquere, droga, armi, sequestri, omicidio, per oltre 100 anni di carcere. Le sentenze si rispettano e continueremo ad agire secondo quanto stabilito dalla legge. Resta l’amarezza perché in questi anni, nonostante le nostre richieste di aiuto e di interventi legislativi, non si è riusciti a correggere l’errore originario nell’assegnazione del bene confiscato: al Comune sono stati destinati due appartamenti oltre alla taverna e al box che si affaccia nel cortile ma non lo stesso cortile da cui si accede alle nostre proprietà, rimasto di uso comune”. 

“Già da gennaio – conclude il sindaco – il Comune di Buccinasco ha ritenuto di non poter gestire direttamente i progetti in via Nearco. Il valore sociale e civile dei beni confiscati alla criminalità organizzata, tuttavia, non va disperso e per questo i progetti vanno avanti e sono condivisi con gli altri Comuni del Piano di Zona. Al momento in via Nearco, con la comunità valdese, sono ospitate famiglie ucraine in fuga dalla guerra così come richiesto dal Ministero dell’Interno”. 


Ufficio stampa Comune di Buccinasco 


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