Buccinasco, “Se dicessimo la verità” sulle mafie, al teatro Verdi

Pubblicato il 6 aprile 2023 • Cultura , Legalità

Venerdì 14 aprile, alle ore 9, alle 11.30 e alle 20.45, andrà in scena l’opera-dibattito che fa parte del “Palcoscenico della legalità”, portato in tutta Italia da 12 anni dal Centro Teatrale Bresciano    

Buccinasco (6 aprile 2023) - Un’opera-dibattito sulla legalità con storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata che vanno oltre il palcoscenico, incontrando ragazzi e adulti: è lo spettacolo “Se dicessimo la verità”, che il Centro Teatrale Bresciano metterà in scena venerdì 14 aprile al teatro di via Verdi a Corsico, in tre momenti: due dedicati alle scuole secondarie di primo grado G.B. Vico e Falcone-Righi e uno per la cittadinanza.


Un’iniziativa sostenuta dai Comuni di Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico e Trezzano sul Naviglio con l’obiettivo della diffusione della cultura della legalità tra i giovani del territorio. Un percorso educativo che attraverso la forma di dialogo con gli spettatori si propone il compito di costruire anticorpi contro il virus fortissimo dell’indifferenza. 
Nato da un’idea di Giulia Minoli, con la regia di regia Emanuela Giordano, “Se dicessimo la verità” fa parte del progetto “Palcoscenico della legalità” e viene portato in tutta Italia dal Centro Teatrale Bresciano. Il 14 aprile sarà rappresentato alle ore 9 e alle 11.30 per le scuole e alle ore 20.45 per la cittadinanza.


Da oltre dieci anni l’opera-dibattito sulla legalità di Minoli e Giordano racconta storie di resistenza e lotta alla criminalità organizzata. Le autrici si concentrano sul presente, minacciato da una “distrazione di massa” che lascia ancora maggior spazio al potere criminale. Raccontano gli aspetti meno conosciuti del fenomeno mafioso, quelli che riguardano la globalizzazione, l’alta finanza, i cosiddetti uomini cerniera, professionisti accreditati che fanno da tramite tra il crimine e le amministrazioni pubbliche, gli imprenditori in difficoltà e i sempre più spregiudicati sistemi di investimento. 
Al centro, la ‘ndrangheta che si è insediata al nord Italia, minacciando l’assetto urbanistico del territorio, le sue regole sociali, la sua storia “sana”. 


Uno spettacolo potente, dove le storie sono quelle dei figli delle vittime, del giornalismo impegnato, di imprenditori testimoni di giustizia, di professori e associazioni che osservano e studiano il fenomeno. Tra i protagonisti, anche la giornalista del territorio Francesca Grillo, interpretata da un’attrice della compagnia, che viene intervistata e racconta il suo impegno contro le mafie, le minacce subite e la passione di scrivere quello che accade sul nostro territorio.

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