Eco(R)esistenza

Ultima modifica 17 luglio 2024

ECO(R)ESISTENZA

Dopo la prima edizione della rassegna culturale “Un’Ecologica (R)esistenza a Buccinasco” per sensibilizzare sui temi dell’ambiente (2023), nasce “Eco(R)esistenza”, pagina di informazione all’interno del portale comunale e rivista cartacea quadrimestrale (in allegato). 
Si parlerà di quello che accade a Buccinasco e di temi di portata nazionale e internazionale. Oltre a fornire informazioni concrete per aiutare i cittadini ad avere comportamenti più sostenibili. 

Di seguito una selezione dei contenuti del primo numero e altre informazioni.  


ATTENTI A QUEI TRE (Giugno 2024)

La comparsa di insoliti insetti nei parchi pubblici e nei giardini condominiali dalla tarda primavera spesso preoccupa e infastidisce. A suscitare l’attenzione, in particolare, sono tre specie: la cocciniglia dai filamenti cotonosi (Takahashia japonica), lo scarabeo giapponese (Popillia japonica) e l’ifantria americana (Hyphantria cunea). 
Si tratta di tre insetti, uno diverso dall’altro, accomunati da una stessa caratteristica: provengono da altri continenti. Con la globalizzazione e lo spostamento di merci da una parte all’altra del globo, a viaggiare sulle rotte commerciali sono anche degli ospiti indesiderati. Basta infatti che qualche esemplare si infili in un container o nella stiva di un aereo e in poco tempo può ritrovarsi dall’altra parte del mondo. E se trova condizioni favorevoli, il disastro è fatto. 

È il caso, per esempio, dello scarabeo giapponese, ritrovato per la prima volta nel 2014 nel Parco del Ticino e da lì si è espanso velocemente sul territorio lombardo e piemontese, arrecando seri danni alla vegetazione e all’agricoltura. Visto il ritrovamento nell’area attorno a Malpensa, è possibile che sia arrivato dall’Estremo Oriente grazie al trasporto aereo. 
Suscita una certa impressione la cocciniglia dai filamenti cotonosi, che si vede penzolare dai rami di alcuni alberi ed è comparsa in Italia nel 2017. Come gli altri due insetti, la Takahashia japonica non è pericolosa per l’uomo ma può causare seri danni alle piante ad alto fusto, perché si nutre della linfa degli alberi e, se le infestazioni sono consistenti, può indebolirli, causandone anche la morte. Della cocciniglia dai filamenti cotonosi incuriosiscono soprattutto le escrescenze di colore bianco che penzolano dai rami: non si tratta di una parte del corpo dell’insetto ma di un ovisacco di seta, contenitore di uova che, una volta schiuse, daranno vita a centinaia di nuovi esemplari. 
L’ifantria americana, lepidottero proveniente dal Nord America, è presente in tutto il centro nord Italia da circa quarant’anni: erroneamente le persone si spaventano alla vista delle sue larve (innocue) perché somigliano a quelle della processionaria (Thaumetopoea pityocampa), altro lepidottero che ha in effetti proprietà urticanti. 

Cosa si può fare per contrastare questi insetti? Ben poco. Non avendo nemici naturali in Italia e trovando condizioni di crescita ideali, le popolazioni aumentano anno dopo anno. I professionisti del verde e gli agricoltori possono utilizzare prodotti insetticidi, anche di origine naturale, ma si tratta solo di strumenti per contenere il problema. 
Maggiori informazioni su www.fitosanitario.regione.lombardia.it. 

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RIFIUTI ORGANICI? ATTENZIONE AL SACCHETTO! (Giugno 2024)

Nel bidone dell’umido spesso si trovano sacchetti non adatti alla raccolta differenziata. Le conseguenze? Multe e l’impossibilità di compostare il materiale. Per questo il Comune distribuisce gratuitamente i sacchetti giusti 

La frazione umida dei rifiuti domestici viene raccolta nei bidoni marroni per poi essere trasportata da AMSA presso i centri di recupero, dove l’organico viene lavorato per diventare compost. 
Un circolo virtuoso, che però può essere interrotto se si usano i sacchetti sbagliati. 
Gettare l’umido nel cassonetto insieme a un sacchetto di plastica rende irrecuperabile l’intero contenuto. Per conferire la frazione umida occorre infatti utilizzare sacchetti che siano compostabili. Utilizzare buste di plastica è il modo migliore per ricevere una sanzione e fare un danno all’ambiente. E se si è nel dubbio sul materiale di cui un sacchetto è fatto, meglio non rischiare. 

“Per aiutare i cittadini a fare correttamente la raccolta differenziata, utilizzando le buste giuste, sono state installate in accordo con AMSA tre macchine per la distribuzione automatica dei sacchetti compostabili”, racconta Rosa Palone, assessora alle Politiche ambientali del Comune di Buccinasco. “Ogni nucleo familiare ha diritto a ritirare ogni anno tre pacchi, ognuno dei quali contiene 50 sacchetti. Si tratta di un aiuto concreto per mettere i cittadini nelle condizioni di rispettare le regole”. 
I distributori automatici si trovano all’interno del Comune (via Roma 2), presso il Centro civico di Cascina Robbiolo (via Aldo Moro 7), e al piano terra della biblioteca comunale (via Fagnana 6). 
Per ritirarli serve la tessera sanitaria con il codice fiscale del capofamiglia. Basta inserire la tessera e la macchina erogherà il pacco di sacchetti. 

Nel bidone marrone si possono buttare anche: sacchi, buste per la spesa, sacchetti, carta, buste per alimenti e sacchetti gelo purché vi sia sopra la scritta ‘compostabile’. Buste per pane e sandwich in bioplastica o carta e bioplastica. Capsule, cialde e filtri compostabili, bicchieri, stoviglie, imballaggi compostabili e in bioplastica trasparente (PLA) o non trasparente e in cartoncino accoppiato certificati compostabili. 

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NELLE NOSTRE CASE VIVE UNA PERSONA IN PIÙ: IL CESTINO SI ‘MANGIA’ DUE CHILI DI CIBO A SETTIMANA (Giugno 2024)

Ogni cittadino getta nel bidone dell’immondizia circa mezzo chilo di cibo a settimana. Due chili a famiglia, in media. Il motivo? Deperimento nel frigorifero oppure porzioni troppo abbondanti. A livello globale si calcola che circa un terzo di tutto il cibo prodotto non sia mangiato, ma sprecato. Eppure fare qualcosa è possibile, anche a Buccinasco
Chi ha figli lo sa, a fine pasto c’è sempre qualcosa che avanza nel piatto e viene buttato. C’è poi la frutta che marcisce. Il latte che ha uno strano odore ed “è meglio non rischiare”. L’uovo sporco o rotto nella confezione. Il barattolo dimenticato in fondo alla dispensa… e così, giorno dopo giorno, ogni famiglia butta nel cestino chili e chili di cibo.

Secondo i dati di Waste Watcher 2024, in media in Italia ogni persona spreca 566 grammi di cibo, erano 524 nel 2023, segno che la tendenza è negativa. In cima alla classifica dei prodotti cestinati ci sono: frutta fresca, patate e cipolle, pane, insalate e verdure. Al Nord si spreca un po’ meno, 534 grammi a testa, al Sud un po’ di più, 591 grammi. Le conseguenze del food waste sono prima di tutto economiche, circa 125 euro a testa che finiscono nel cestino. Ma anche ambientali, visto che per produrre (e smaltire) il cibo non consumato si impatta negativamente sugli ecosistemi.
L’Ue attribuisce allo spreco a tavola il 16% di tutte le emissioni del settore food. Senza parlare poi delle questioni etiche, visto che nel mondo la fame è ancora una piaga. Se guardiamo all’intera filiera, dal campo alla tavola, le famiglie sono le vere sprecone, seguite dalle aziende agricole, dove per ragioni ambientali spesso il cibo deperisce in campo. Ci sono poi le industrie, che nella lavorazione hanno un certo quantitativo di scarto, ed infine i negozi, compresi ristoranti e bar.
Per combattere lo spreco gli espedienti da mettere in campo sono quelli delle nostre nonne: non esagerare con il carrello della spesa, disporre i prodotti in frigorifero controllando bene le scadenze, frazionare durante la settimana l’acquisto di cibi freschi e, in via precauzionale, surgelare quelli più deperibili, che non si ha in programma di mangiare nei giorni successivi. La tecnologia è poi un’utile alleata. TooGoodToGo (traducibile in: troppo buono per essere sprecato) è una startup che ha lanciato un’app che consente di identificare sul proprio territorio quegli esercizi commerciali che a fine giornata cedono le rimanenze a prezzi scontati.

A Buccinasco gli esercenti che aderiscono sono diversi: alcuni ristoranti, una panetteria, un supermercato biologico e uno di dolciumi. Ma i negozi sono molti anche ad Assago e a Corsico, oltre che a Milano. Per combattere lo spreco di cibo sono stati adottati diversi provvedimenti sia a livello nazionale che europeo. Nel 2016 è stata votata la cosiddetta Legge Gadda, che facilita la donazione da parte di aziende e supermercati di prodotti, anche vicini alla scadenza. Da questo provvedimento è nata una vera e propria filiera nel terzo settore. Pane Quotidiano, associazione senza scopo di lucro che ogni giorno sfama più di quattromila persone bisognose, riceve le donazioni da diverse aziende, che grazie anche agli sgravi fiscali inviano tonnellate di cibo. E il Comune di Milano, come quello di Roma, Bologna e Lecce, ha previsto uno sconto sulla TARI, la tassa dei rifiuti, per chi effettua delle donazioni. 

Il decalogo per evitare di sprecare gli alimenti in casa

1. Una buona pianificazione della spesa, accortezze nella preparazione degli alimenti e una buona conservazione

2. Ma bisogna resistere alle tentazioni: dalle offerte alle maxi confezioni agli acquisti superflui, lo spreco può essere sempre in agguato

3. In casa vengono sprecati soprattutto prodotti freschi, pane, frutta e verdura, pensiamoci quando li acquistiamo

4. Leggi sempre bene l’etichetta, con particolare attenzione alle indicazioni sulla durata dei prodotti

5. Da consumarsi entro' è il limite oltre il quale il prodotto non va consumato. 'Da consumarsi preferibilmente entro' indica che, oltre la data riportata, il prodotto può essere ancora consumato, possibilmente in tempi brevi

6. Attenzione alle dosi quando cucini, la sovrabbondanza di cibo poi non consumato porta allo spreco

7. Mangia il giorno dopo quello che è avanzato o utilizzalo in nuove ricette. Così non sprechi e dai più valore al tuo cibo e al tuo denaro

8. In occasione di feste e ricevimenti gratifica i tuoi ospiti con un dono gastronomico «avanzato»

9. Anche in Italia, ormai, è sempre più diffusa al ristorante la doggybag, la scatola che permette di portare a casa gli avanzi dei pasti, chiedila

10. Informati sui programmi anti spreco della tua città, così potrai donare il tuo surplus alimentare a chi ne ha bisogno

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CAVI ELETTRICI, DOVE LI BUTTO? NON NEL CESTINO! (Giugno 2024)

I cavi utilizzati per ricarica i dispositivi elettronici non vanno buttati nel bidone dell’indifferenziata, ma vanno smaltiti come RAEE presso la piattaforma ecologica di Buccinasco oppure consegnati al CAM presente nei mercati cittadini 

La nostra vita è appesa a un filo. O meglio, a un cavo elettrico. Nelle nostre case i dispositivi elettronici si moltiplicano e con essi anche i cavi e gli alimentatori. Ognuno ha le sue caratteristiche tecniche e difficilmente sono intercambiabili. E per certi apparecchi, come gli smartphone, abbiamo più cavi per essere sicuri di poter sempre ricaricare il dispositivo, a casa, in macchina, al lavoro. Ma quando un cavo elettrico si rompe o non serve più come va smaltito? L’errore è quello di pensare che sia un rifiuto come un altro e che vada buttato nel bidone dell’indifferenziato. Assolutamente no. I cavi elettrici sono RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e come tali devono essere smaltiti correttamente. 

Per chi abita a Buccinasco le soluzioni sono tre: 

Primo. Portare i cavi presso la piattaforma ecologica di via dell’Industria, appena scesi dal cavalcavia sopra la tangenziale. Accessibile solo ai residenti di Buccinasco con la tessera sanitaria, non ha alcun costo. 

Secondo. Portare i cavi presso il CAM (Centro Ambientale Mobile) allestito da AMSA e presente durante i mercati cittadini. 

Terzo. Quando si acquista un nuovo apparecchio elettronico il negoziante ha l’obbligo di ritirare il vecchio RAEE per smaltirlo correttamente. Ma molti negozianti, anche se non si effettua alcun acquisto, ritirano i cavi di buon grado, senza alcun costo. 

Questi gli orari di apertura della piattaforma ecologica: 

dall'1 aprile al 30 settembre (agosto escluso) 
lunedì, mercoledì e venerdì: 9.00 - 12.30 / 14.30 - 17.00 
martedì, giovedì e sabato: 9.00 - 12.30 / 14.30 - 18.30 
domenica: 9.00 -13.00 

dall'1 ottobre al 31 marzo e mese di agosto 
dal lunedì al sabato: 9.00 - 12.30 / 14.30 - 17.00 
domenica: 9.00 - 13.00 
https://www.comune.buccinasco.mi.it/it/page/ piattaforma-ecologica 

Il CAM è presente secondo questo calendario: 
via Emilia - Area Mercato 13/07/24 - 10/08/24 - 07/09/24 - 12/10/24 - 06/11/24 
via Tiziano - Area Mercato 19/07/24 - 13/09/24 - 18/10/24 - 20/12/24 
via Lomellina - Area Mercato 25/06/24 - 28/08/24 - 24/09/24 - 29/11/24 - 17/12/24 https://www.amsa.it/cittadini/buccinasco/centro-ambientale-mobile 

EcoResistenza_numero 1_giugno 2024
03-07-2024

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